Rischio di aritmie e morte improvvisa nei pazienti con preeccitazione asintomatica
L'incidenza di morte cardiaca improvvisa e la gestione del rischio in pazienti con pre-eccitazione asintomatica rimangono controverse.
Una metanalisi ha definito l'incidenza di morte cardiaca improvvisa e di tachicardia sopraventricolare in pazienti con caratteristiche elettrocardiografiche da sindrome di Wolff-Parkinson-White asintomatica.
È stata effettuata una ricerca sistematica di studi prospettici, retrospettivi, randomizzati.
Hanno soddisfatto i criteri di inclusione 20 studi che hanno coinvolto 1869 pazienti.
I partecipanti erano principalmente di sesso maschile con un'età media che variava da 7 a 43 anni.
Sono stati segnalati 10 casi di morte cardiaca improvvisa per 11.722 anni-persona di follow-up.
Sette studi dall’Italia hanno riportato 9 casi di morte cardiaca improvvisa.
Il rischio di morte cardiaca improvvisa è stimato a 1.25 per 1000 anni-persona.
Sono stati segnalati in totale 156 casi di tachicardie sopraventricolare per 9884 anni-persona da 18 studi.
Il rischio di tachicardia sopraventricolare era di 16 eventi per 1000 anni-persona di follow-up.
Tra i bambini ci sono stati tassi di incidenza numericamente superiori di eventi di morte cardiaca improvvisa ( 1.93 vs 0.86, P=0.07 ) e tachicardia sopraventricolare ( 20 vs 14, P=0.38 ) rispetto agli adulti.
In conclusione, la bassa incidenza di morte cardiaca improvvisa e il basso rischio di tachicardia sopraventricolare sono elementi contrari a una gestione routinaria invasiva nella maggior parte dei pazienti asintomatici con modello di ECG da sindrome di Wolff-Parkinson-White. ( Xagena2012 )
Obeyesekere MN et al, Circulation 2012; 125: 2308-2315
Cardio2012